Alessio Bolognesi, ferrarese, classe ’78, è il papà di Sfiggy, personaggio alter-ego protagonista principale della sua ricerca artistica a partire dal 2010.
Scrive Giovanna Lacedra nella critica alla mostra Sfiggy full throttle: "L’epos di Sfiggy non è che un viaggio in avanti e a ritroso nel tempo, senza mappe, senza itinerari, senza un ordine cronologico prestabilito.Granitico eroe di se stesso, Sfiggy osa, rischia, si frantuma. Quindi si ferma, si ricuce e poi riparte".
Street art, pittura e illustrazione sono i campi espressivi in cui Alessio si muove. Di recente la sua ricerca si sta allargando a nuove tematiche e nuovi stili come testimoniano i recenti “bilici immobiliari”, lavori nei quali indaga il senso di precarietà della società contemporanea metaforicamente rappresentata come edifici in pericolante equilibrio e retaggio di diverse culture che si mescolano tra loro; o come le opere della serie “Di treni, scambi e passaggi a livello” in cui invece il focus è sulle opportunità e le scelte che la vita ci pone di fronte.
Alessio è oggi rappresentato dalla MAG di Como, Silbernagl&Undergallery di Milano, BI-Box Art Space di Biella, SQUARE 23 di Torino, Spazio Cima di Roma, e Tiziana Severi Arte Contemporanea di Rubiera. E’ tra i vincitori del Premio Ora 2012 selezionato dalla Galleria Federica Ghizzoni di Milano, ha preso parte nel 2015 al progetto Kunst Kuebel alla fiera d’arte internazionale Scope Basel seguito dalla Galleria Silbernagl&Undergallery ed ha partecipato alle edizioni 2015 e 2016 di Setup Art Fair rispettiva con Yoruba e BI-Box.
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