Vesod è nato a Torino nel 1981, vive e lavora a Venaria Reale. La sua attitudine artistica è stata incoraggiata dal padre, il pittore surrealista Dovilio Brero, la cui influenza si fece sentire molto presto: Vesod ha cominciato a sviluppare un grande interesse per il mondo dei graffiti già nei primi anni Novanta, e il percorso professionale che ha intrapreso in seguito si deve sicuramente ai contatti e alle collaborazioni artistiche avviate negli anni dell'adolescenza.
Per dieci anni - mentre studiava, sia per l'Università che per la propria cultura personale - ha cercato di definire un linguaggo espressivo proprio, all'interno dei quali i graffiti è sempre stato centrale. La matematica, materia nella quale si è laurato, ha avuto sulle sue produzioni un impatto tanto importante quanto la storia del rinascimento e del futurismo. Questa influenza si può rintracciare nel suo tentativo di armonizzare le proporzioni anatomiche dei soggetti e il dinamismo futurista.
Vesod ha creato un linguaggio personale, all'interno del quale il tempo è considerato come qualcosa che può essere chiuso dento forme solide, immateriali, cristallizzato in forme geometiche, che rivisitano il concetto di eterno presente. L'idea di rappresentare la terza dimensione di tempo e spazio in un unico momento fa perdere importanza allo scorrere delle ore e dei giorni. Nelle sue opere si trova una panoramica dell'abbraccio totale del tempo sulle cose, dalla nascita alla morte. Si potrebbe parlare, in modo figurato, che la rappresentazione comprende "il punto di vista di Dio".
Fonte: Vesod
